Sei una persona riservata o estroversa, riflessiva o impulsiva, razionale o intuitiva? Come il corpo anche la voce invia messaggi che vanno al di là delle parole. Riconoscere la propria nota tonica (ognuno ha una nota che lo caratterizza), scoprire il vero suono della propria voce, sono strumenti del Nada Yoga, lo yoga del suono.
Il Nada Yoga è una delle vie che la vasta disciplina dello yoga offre per trovare sé stessi. Che è, secondo filosofi, mistici, veggenti di tutti i tempi, l’esperienza più fondamentale che si possa fare nella vita (gnothi seautòn, conosci te stesso, campeggiava sul fronte del tempio di Apollo a Delfi, sede del più importante oracolo dell’Antichità classica).
E tra Oriente e Occidente si muove Omero Vanin, che ha in tasca sia un diploma in musicoterapia (conseguito all’università europea Jean Monnet di Bruxelles) che una qualifica di esperto in Nada Yoga conseguita con il maestro Riccardo Misto.
«Studiando musicoterapia ho capito che questa disciplina occidentale aveva in sé molti apporti orientali – racconta Omero che tiene corsi anche al Centro Yoga Yoko di Dosson di Casier –. Quindi sono andato alla fonte, che è appunto il Nada Yoga, che ha un’origine antichissima. La mia formazione si rifà al metodo del maestro Vemu Mukunda che ha a sua volta unito Oriente e Occidente rifacendosi alle verità contenute nei testi vedici* integrate con le acquisizione delle moderne neuroscienze».
In sintesi tu cosa proponi ai tuoi allievi?
«Cerco di riportarli alla consapevolezza della propria voce, che è uno strumento potente di auto conoscenza e di auto guarigione. È molto salutare ritrovare la propria voce. Quella con cui ci sentiamo parlare in genere non è la nostra vera voce. Infatti, per entrare in relazione con l’esterno, per andare d’accordo con gli altri, siamo spinti a falsare la nostra tonalità… Questa è di fatto una maschera che il Nada Yoga ci aiuta a togliere per ritrovare la verità di noi, la straordinaria unicità del nostro essere. Quando si entra in contatto con la propria vera voce l’effetto è talmente dirompente che le persone piangono di gioia…».
Perché è importante scoprire la nostra nota tonica personale?
«Perché produrre suoni sulla nostra tonica personale, sia un semplice vocalizzo che il canto di un mantra, produce effetti molto più benefici: rilassamento profondo, massaggio di tutti gli organi compresi quelli interni, maggiore conoscenza e consapevolezza di sé. Si utilizza il suono e la voce come fenomeni vibratori che possono agire direttamente sul corpo e sugli stati emozionali introducendo modificazioni nella direzione desiderata. »
Hai un esercizio di Nada Yoga da suggerire ai nostri lettori?
«Posso senz’altro suggerire un ‘esercizio semplice e magico, che scaraventa dentro di sè e nello stesso tempo permette di esprimere la propria Vera Natura: al mattino, appena svegli, quando la nostra voce non è ancora contaminata dai condizionamenti esterni, ci si mette in piedi in una postura rilassata e si emettono delle vocali molto lunghe in quest’ordine: “o”, “u”, “a”, “e” “i”. La “i” la possiamo anche tralasciare. Ogni vocale riverbera in una parte diversa del corpo in un moto ascensionale, dal basso verso l’alto. Sentiremo la “o” vibrare nelle cavità basse, la “a” nella zona del cuore, la “e” nella gola e così via… e non potrà che seguire un gran buongiorno!».
*I Veda sono testi sacri della cultura indo-vedica antica