«Ma io come faccio a trovare il tempo e lo spazio per meditare?». Mi chiede un’amica mentre corre dietro a uno dei suoi figli che ha deciso di darsi all’arrampicata sui mobili, tenendo in braccio l’altro, evitando le pile di vestiti da stirare che hanno preso il posto dei soprammobili design, con un marito che gira come una trottola per mezza Italia e con una madre inferma che ha bisogno di essere accudita.
È molto probabile che i miei monologhi sulla meditazione le siano sembrati pure elucubrazioni intellettuali “di chi ha tempo da perdere” e non mi stupirei se, mentre cercavamo di pranzare, tra interruzioni telefoniche e pianti isterici, li abbia relegati alla categoria di “sottofondo musicale”.
Tornando a casa rimugino sulla questione. Meditare è veramente un privilegio riservato a pochi? E poi, è davvero una questione di spazio e di tempo? Perché, pur avendo obiettivamente più spazio e più tempo per me stessa, anche a me capitano dei giorni e dei momenti nei quali meditare equivale a mettermi la camicia di forza e preferisco fare altro. Cosa vuol dire? Che non sono portata per la meditazione? Che non ho forza di volontà? Mi fermo un attimo. Eccola qua la mia mente disfattista all’opera!
Cavalcando questi dubbi sulla mia pratica vado alla ricerca di parole di conforto nei libri e discorsi di Osho (leggere qualche pagina di un buon libro sulla meditazione e tenerlo a disposizione è sempre di grande aiuto).
Osho è molto chiaro sul fatto che, per essere un “meditatore felice” e non cadere nelle solite trappole della mente, è importante allontanarsi dall’idea che per meditare bisogna assolutamente sedersi immobili come dei Buddha, immersi nel silenzio e nella concentrazione più totale.
“Abbandona l’idea che meditare significhi stare seduti sotto un albero assumendo una qualche posizione Yoga, perché questo è solo uno dei tanti modi che esistono: può andare bene per qualcuno, ma non per tutti” spiega il maestro indiano.
È vero che con la pratica ci rendiamo conto che non è necessario ritirarsi dal mondo e dalla vita per accedere a uno stato meditativo. Un po’ alla volta, capiamo che, rimanendo e vivendo il quotidiano, facendo cose ordinarie o straordinarie, con la qualità della presenza, stiamo già… meditando! In realtà, non ci sono circostanze esterne, pensieri limitanti e giustificazioni che reggano, e ogni momento e luogo è perfetto per meditare.
Le pratiche e le tecniche tipicamente qualificate come meditazioni (passive o attive, statiche o dinamiche) esistono per facilitarci la strada, per aiutarci a riconoscere quando ci troviamo in quello stato e a familiarizzarci con il processo. A questo proposito, nel prossimo articolo presenterò una serie di tecniche di rilassamento e di sviluppo della consapevolezza facili da applicare nella nostra vita quotidiana e usate anche nel centro Yoga Yoko.
L’esercizio
Per il momento, vi esorto a fare questo esperimento: provate a entrare in contatto con l’osservatore che c’è in voi nei momenti meno impegnativi della giornata, durante i quali mettete il pilota automatico e non dovete necessariamente interagire o concentrarvi (ad es. quando vi lavate i denti, riordinate, stirate, lavate i piatti, fate uno spuntino, aspettate l’autobus o siete in fila davanti allo sportello automatico). Provate a osservare e a sentire: il corpo, il respiro, ogni singolo pensiero, ogni ricordo o immaginazione che vi attraversa, è un sentire da dentro… Concentratevi sulle sensazioni e sui movimenti del corpo, suoi suoni e rumori, forme, colori, odori che percepite momento dopo momento. Non giudicate, non attaccatevi ai pensieri, non reagite, semplicemente osservate. Non è importante quanto riuscite a rimanere nella modalità “osservatore”. Quello che conta è che vi rendiate conto che state osservando quello che succede fuori e dentro di voi con una qualità diversa: quella della presenza. Questo è un appuntamento con voi stessi che potete ripetere dove e quando volete e vi permette di ricordare che avete sempre la libertà di “tornare a casa” in ogni momento.
Lorena Trabucco Yoko
Aforismi sulla meditazione
Vi lascio con una raccolta di citazioni di Osho sulla meditazione per ispirarvi e sostenervi nella vostra pratica. “Enjoy the silence!”
“La meditazione non è altro che un tornare a casa, un semplice riposarsi un po’ all’interno del proprio essere.” (Osho)
La meditazione non è sforzo.
“Meditazione è semplice consapevolezza senza alcuno sforzo, un essere all’erta senza sforzo.”
La meditazione non è concentrazione
“Non è concentrazione, perché nella concentrazione ti focalizzi su una cosa e dimentichi tutto il resto.”
La meditazione non è qualificabile in termini di successo o fallimento.
“Non pensare mai alla meditazione in termini di successo perché questo significa portare in essa la mente conquistatrice, la mente egoista. Allora la meditazione diventa un gioco del tuo ego. Questi termini non sono applicabili al mondo della meditazione. Dimentica tutto ciò. Questi sono termini della mente; sono comparativi.”
La meditazione è andare oltre la mente.
“La consapevolezza è non-dualistica, la mente è dualistica. Osserva. Non ti insegno delle soluzioni. La mia unica soluzione è: fai un passo indietro e osserva. Crea una distanza tra te e la mente.”
La meditazione è osservazione senza giudizio.
“L’osservazione è la chiave della meditazione. Osserva la tua mente. Non fare nulla; nessuna ripetizione di mantra, nessuna ripetizione del nome di Dio. Limitati a osservare qualsiasi cosa faccia la mente. Non disturbarla, non prevenirla, non reprimerla; non fare assolutamente niente in prima persona. Limitati a essere un osservatore. E il miracolo dell’osservare, è meditazione. Allorché ti limiti a osservare, pian piano la mente si svuota di pensieri.”
“E’ sufficiente osservare, e immediatamente si esce dalla mente. Colui che osserva, non è mai parte della mente.”
La meditazione è consapevolezza.
“ La meditazione è proprio l’arte della consapevolezza senza sforzo. La capacità di rimanere calmi e distaccati qualunque cosa succeda intorno.”
La meditazione è rilassamento
“Consapevolezza e rilassamento sono due lati della stessa medaglia; è impossibile separarli: se cominci a diventare consapevole ti accorgerai che ti stai anche rilassando.”
La meditazione è accettazione
“Quando lascerai perdere il tentativo di migliorarti, la vita ti migliorerà. In quel rilassamento, in quella accettazione di te stesso, la vita inizierà ad accarezzarti e a fluire attraverso di te.”
La meditazione è vivere nel presente
“C’è stato un grosso fraintendimento tra la vita e il tempo. Si è detto che il tempo consiste di tre stati: il passato, il presente e il futuro. È sbagliato. Il tempo è formato solo dal passato e dal futuro. È la vita che è fatta di presente. Quindi, chi vuol vivere non ha altra alternativa che vivere questo momento. Solo il presente è esistenziale.”
La meditazione è radicarsi nel proprio centro
“All’esterno la vita è come un ciclone in perenne stato di conflitto, di confusione e di lotta, ma è così soltanto in superficie. Nel profondo esiste anche un centro silenzioso, privo di suoni di conflitti e di scontri. Se ti identifichi con la superficie, con lo strato più esterno, diverrai preda di ansie e angosce…E’ naturale che lo strato più esterno sia disturbato e non c’è nulla di male, ma se riesci a radicarti al centro, la confusione della superficie diverrà incantevole e assumerà una sua particolare bellezza.”
La meditazione è un incontro con la tua solitudine
“La meditazione è l’arte di vivere con se stessi. Non è altro che questo: l’arte di essere gioiosamente soli.”
La meditazione è divertimento e beatitudine.
“Divertiti nel puro silenzio osservando il respiro che entra e che esce, e presto avrai una bellezza, una nuova esperienza di bellezza e beatitudine. Presto vedrai che non occorre andare da nessuna parte per essere in beatitudine. Si può essere seduti in silenzio, da soli, ed essere in beatitudine. Non c’è bisogno d’altro, basta la pulsazione della vita. Se puoi pulsare con lei, diventa una profonda danza interiore. La meditazione è la danza della tua energia, e il respiro è la chiave.”
La meditazione è Amore
“Se mediti, prima o poi incontrerai l’Amore.”